È
possibile che gli animali sentano emozioni come l’uomo?
Si
può rispondere a questo interrogativo seguendo gli studi del neuro-scienziato
Gregory Beruns, docente in una università statunitense. Egli ha affermato che i
cani sono in grado di provare emozioni: lo scienziato è arrivato a questa
conclusione sottoponendo dei cuccioli ad esami per due anni. Essi hanno fatto
delle risonanze magnetiche celebrali, tenendo conto dell’attivazione di zone
del cervello. Si è arrivati alla conclusione
che i cani, come tutti gli animali, di fronte a determinati
comportamenti dell’uomo (ad esempio l’arrivo a casa del padrone, le coccole..),
che indicano qualcosa di piacevole per loro, attivano una zona celebrale
chiamata “nucleo caudato”, la stessa che si attiva nell’uomo quando prova
qualcosa di piacevole; infatti è stato dimostrato che molte aree del cervello
degli animali sono simili a quelle dell’uomo.
Anche
gli uccelli provano emozioni ma al tempo stesso, come tutti gli animali,
possono avere delle problematiche con riscontri negativi sul loro corpo.
Uno
di questi è lo stress, che può verificarsi per vari motivi, perché magari
l’animale non viene tenuto e trattato in modo adeguato (il cibo non è
abbastanza, le gabbie sono troppo piccole..), oppure quando in una coppia un
dei due è tropo dominante e aggressivo l’altro ne risente molto sentendosi
attaccato e sotto pressione. Queste problematiche possono diminuire le loro
difese e renderli facilmente oggetto di malattie. La più frequente è il Picaje,
ovvero l’autodeplumazione: una malattia attraverso la quale gli uccelli si
strappano le piume da soli; se riconosciuta e individuata la causa in breve
tempo può essere curata, altrimenti essa si sviluppa trasformandosi in un vero
e proprio problema psicologico che porta gli uccelli a danneggiarsi la pelle e
le piume faticano a ricrescere (un po’ come accade nelle persone che si
mangiano le unghie).
Anche
i gatti, come noi uomini che dimostriamo la nostra dolcezza, il nostro amore
con abbracci, baci o carezze, dimostrano il loro amore con dei comportamenti a
volte anche curiosi. Uno di essi è rappresentato dalle fusa, una sorta di
borbottio che il gatto produce anche per alcuni minuti di seguito. Le fusa
vengono effettuate quando la madre comunica con i suoi cuccioli assicurandosi
che stiano bene, che abbiano mangiato; nei gatti in età adulta sono
interpretate come dichiarazione di affetto ed amore per il proprio padrone ma
possono essere anche un segnale di malattia.

Alle
fusa sono attribuiti vari significati: alcuni studiosi ritengono che si creino
con le vibrazioni delle false corde vocali, due foglietti che si trovano nella
laringe dietro alle vere corde vocali; altri sostengono che siano turbolenze
del flusso sanguigno della vena cava; altri ancora pensano che dipendano da
contrazioni sfasate e ritmiche della laringe e del diaframma. La causa non è
certa ma sicuramente certo è l’amore e la tenerezza che trasmettono. Altre
emozioni i gatti le trasmettono attraverso il movimento della coda: quando essa
è dritta quasi a formare un angolo retto con il corpo, significa che il gatto è
felice; quando si muove velocemente significa che il gatto è agitato; quando la
coda è dritta con il pelo dritto significa che il gatto è spaventato.
In
conclusione tutti gli animali se trattati con cura e amore, ci ricompensano
regalandoci la loro fedeltà.
Ilaria Spaccino, Chiara
Bartolucci, Giada Bernardini, Marta Federici
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