venerdì 9 gennaio 2015

MAFIA CAPITALE



La Commissione Europea ha presentato il 12 dicembre 2014 un chiaro atto d'accusa contro l'abitudine alla corruzione in Italia, anche nel settore privato. Secondo la Corte dei Conti di Roma, i costi diretti di questo fenomeno ammontano ogni anno a 60 miliardi di euro.

L’ultimo caso di corruzione che è stato scoperto è quello legato all'operazione “Mafia Capitale”, contro una delle più grandi organizzazioni criminali di tipo mafioso-politico-imprenditoriale, che operava a Roma a partire circa dal 2000.

A capo di "Mafia Capitale" è stato trovato Massimo Carminati, il quale da ex-terrorista dei NAR[1], confluito poi nella banda della Magliana, ha trovato il proprio futuro delinquenziale nella banda "Mafia Capitale".

Base dell'accumulo di capitale è il traffico e lo smercio di cocaina a Roma e nei comuni limitrofi. Il capitale così accumulato veniva poi reinvestito in varie attività, molte delle quali con tratti illegali.

Poi, comprare tutti era l'ordine: Massimo Carminati faceva ottenere gli appalti alle società da lui controllate, influenzando le relative gare d'appalto, delle quali conosceva già i bandi di aggiudicazione.

Il tesoro della banda comprendeva: soldi illeciti riciclati in società, immobili,  bar, stabilimenti balneari, pompe di benzina, un centro estetico, aziende, decine di appartamenti, ville a Sabaudia e a Fregene, depositi bancari e auto di lusso. In tutto 200 milioni di euro di beni e titoli, tra i quali rientrano anche Ferrari, Smart e motorini.

Secondo noi studenti, "Mafia Capitale" è stato uno dei peggiori episodi di corruzione mai avvenuti in Italia, è stato un colpo durissimo colpo per l’immagine del nostro paese che con difficoltà sta cercando di rialzarsi dopo la grande crisi economica e fatica a trovare nuovo slancio.


Mirco Cembolini
Lorenzo Todini

[1] Nuclei Armati Rivoluzionari furono un'organizzazione terroristica italiana d'ispirazione neofascista, nata a Roma e attiva dal 1977 al 1981.

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