venerdì 27 marzo 2015

IL TANGO

NASCITA 
Proviene dai balli africani, prima del secolo scorso. È un ballo delle classi basse che non era ben visto. Grazie allo scambio con l'Europa acquista prestigio.

IL TANGO
Il tango è un ballo basato sull'improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità. Il passo base del tango è il passo in sé, dove per passo s'intende il normale passo di una camminata. La posizione di ballo è un abbraccio frontale più o meno asimmetrico, a seconda dello stile, in cui l'uomo con la destra cinge la schiena della propria ballerina e con la sinistra le tiene la mano, creando quindi una maggiore distanza tra la spalla sinistra dell'uomo e la destra della donna.
Poche regole semplici dettano i limiti dell'improvvisazione: l'uomo guida, la donna segue. Fondamentalmente è l'uomo che chiede con un linguaggio puramente corporeo alla propria ballerina di spostarsi. Tuttavia, per motivi didattici sono state introdotte delle sequenze con passi predefiniti, come la Salida basica. Il tango argentino è caratterizzato da tre ritmi musicali diversi ai quali corrispondono altrettante distinte tipologie di ballo: Il Tango, la Milonga e il Tango vals (Vals criollo). Musicalmente il Tango ha un tempo di 4/4 o 2/4, come la Milonga, mentre il Tango Vals, che deriva dal Valzer ha tempo 3/4. Alcuni stili di ballo sono: Apilado, Milonguero, fantasia, salòn, show, Avellaneda, Villa Urquiza, nuevo. Tra i ballerini più famosi vanno citati Miguel Balmaceda, Antonio Todaro, Pepito Avellaneda, José Benito Ovidio Bianquet detto "El Cachafaz", Juan Carlos Copes, Miguel Angel Zotto, Osvaldo Zotto (prematuramente scomparso) o Carlos Gavito, noto per aver introdotto un tipico abbraccio "sbilanciato" (apilado), Gustavo Naveira y Giselle Anne, che con Fabian Salas e Pablo Veron sono alla base dell'evoluzione del tango moderno, Mariano "Chicho" Frumboli, Esteban Moreno y Claudia Codega, Adrian Veredice y Alejandra Hobert, Sebastian Arce y Mariana Montes, Pablo Garcia, Pablo Moyano solo per citarne alcuni tra i più famosi. Alle origini del tango argentino troviamo il "Canyengue", intorno al 1880. Tipici i movimenti rapidi e corti (arraballero). Soppiantato negli anni quaranta, lo stile milonguero è caratterizzato da un abbraccio stretto e movimenti contenuti e adatti agli spazi ristretti. Uno stile sobrio, semplice e passionale. I ballerini spesso si appoggiano l'uno all'altro e l'asse individuale viene sostituito da un asse condiviso attorno al quale si muove la coppia. Il tango salon, nato nel passato nei salotti dell'aristocrazia, è caratterizzato da abbraccio più largo rispetto al milonguero, maggior rispetto per l'asse individuale, una ricerca per l'eleganza e la spettacolarità del movimento. Negli anni '60 e '70 si afferma il tango fantasia, che molto si distacca dal tango tradizionale. Negli anni 2000 si è sempre più affermato un genere noto come Tango Nuevo ballato soprattutto sulle note del tango elettronico. Un movimento vero e proprio si è venuto a creare attorno alla ricerca costante di nuove forme di movimento nel Tango, in Europa e di ritorno nella stessa Argentina. In tutto il mondo si assiste ad una diffusione del Tango capillare, in costante crescita dal 2000; segno di questo è il proliferare delle milonghe, cioè i luoghi dove si balla e si "vive" il tango, e la nascita di compagnie che rappresentano il Tango sul palcoscenico e di orchestre. Festivals ed eventi di Tango sono ormai presenti in quasi tutte le grandi e mediograndi città del mondo. In Europa grande diffusione ha avuto il Tango nei Paesi Bassi ed in Francia, di seguito in Italia (patria d'elezione per molti artisti argentini, di origine italiana) ed in tutte le altre nazioni europee. Abbiamo intervistato una ballerina venezuelana di tango argentino, Francia Pérez Rodriguez.

INTERVISTA
1) In quale anno ha iniziato a praticare il tango?
Nel 1999

2) Pratica altre discipline oltre al tango?
Si, pratico a volte salsa casino (originaria di Cuba) e due o tre volte a settimana yoga.

3) Quali sono le scuole più prestigiose oggi e ai tempi in cui è nato il tango?
Penso che possiamo parlare di due stili. Diciamo: classico e moderno; il primo è preferito dalle persone più grandi che hanno imparato a ballare molto tempo fa, ed esistono scuole oppure locali dove si balla secondo questo stile. Fra i più celebri c'è "La Catedral del Tango". Il secondo stile è scelto dai giovani. Dobbiamo dire che ogni anno si aggiungono molti giovani a imparare il ballo del tango ed è impressionante il volume. Una delle "milonga" più famose è frequentata appunto dai giovani, "La Viruta". Milonga è un termine che sta per luogo dove si balla il tango, e milonga è anche uno stile, un ritmo, più allegro e più rapido del ritmo di tango classico.

4) Ha partecipato a competizioni a livello internazionale?
Si! veramente è stata un' esperienza unica. Nel 2007 il mio compagno di ballo ed io siamo andati a Buenos Aires, e ci siamo rimasti un mese, soprattutto per praticare un po' prima della gara.. ma devo raccontarvi che abbiamo conosciuto una coppia di giapponesi e abbiamo chiesto loro quando erano arrivati a Buenos Aires, e loro, come fosse una cosa normale, hanno risposto: un anno fa! Hahah! In quell'occasione una coppia di Buenos Aires ha vinto la competizione: c'erano quasi cinquecento coppie provenienti da ogni angolo del mondo!!

5) Come mai ha scelto il tango?
Il tango è stato sempre presente nella mia vita; ai miei genitori piaceva ballare il tango per questo ha sempre fatto parte della mia vita, ma una volta mi capitò di vedere un film di Carlos Saura (regista spagnolo) chiamato TANGO.. dopo quello mi sono detta: questo lo devo imparare e così ho cominciato a ballare il tango.

6) Per arrivare ai suoi livelli quante ore di allenamento sono necessarie al giorno ed alla settimana?
Non c’è una regola; personalmente, ho dedicato tra le lezioni e le ore di allenamento quasi sette oppure otto ore a settimana, senza contare le prove fatte, ad esempio, quando aspettavo da sola l’ascensore !!

Francia Pérez Rodriguez ai mondiali di Tango in Argentina
Giada Bernardini, Rebecca Massaccesi, Agnese Tascini, Lorenzo Todini

martedì 24 marzo 2015

CINGHIALI A SCUOLA

Circa una settimana fa, sono stati avvistati dal personale scolastico e dagli alunni dei cinghiali che si aggiravano all'interno del cortile dell'Istituto Einaudi.
Questo fatto ha suscitato curiosità tra gli alunni che si sono recati in avanscoperta per verificare l'autenticità dell'informazione che iniziava a circolare nei corridoi. In effetti, come hanno potuto appurare i ragazzi con i loro occhi, i cinghiali c'erano veramente. C'è però discordanza sul numero dei cinghiali presenti: alcuni hanno riferito di aver visto un gruppo ristretto formato da tre o quattro esemplari, altri invece hanno riscontrato la presenza di un gruppo piu numeroso di circa dieci animali.
L'avvistamento era avvenuto anche lo scorso anno, sempre da parte dei collaboratori scolastici, ma nessuno aveva creduto a questa notizia; però dopo l'inizio della primavera i cinghiali si sono visti di nuovo mentre girovagavano nel cortile della scuola.
Questa notizia è giunta fino alle orecchie dell'assessore regionale alla caccia Fernanda Cecchini che ha approvato l'abbattimento immediato di questi animali selvatici che danneggiano i territori cittadini: infatti la loro pericolosità è elevata in quanto all interno di questo gruppo di animali ci sono anche i figli e in circostanze di pericolo la mamma attacca chiunque abbia vicino.
A breve si aspettano i risultati di queste battute di caccia che avvengono nei territori limitrofi a Todi; si potrà cosi verificare l'effettiva consistenza del gruppo e limitare al contempo i possibili danni a cose e persone.


Bertoldi Federico, Castrichini Francesco, Rosati Federico

giovedì 5 marzo 2015

PICCOLA ANALISI DEL TESSUTO SOCIO-ECONOMICO DEL COMUNE DI TODI



Abitanti: Tuderti
Panorama della città di Todi

Altezza s.l.m.: 410 m

Distanza da Perugia: Km 45

Giorni di mercato: Sabato

Frazioni: Asproli, Cacciano, Camerata, Canonica, Casemascie, Cecanibbi, Chioano, Colvalenza, Crocefisso, Cordigliano, Duesanti, Ficareto, Fiore, Frontignano, Ilci , Izzalini, Loreto, Lorgnano, Montemolino, Montenero, Monticello, Pantalla, Pesciano, Petroro, Pian di Porto, Pian di San Martino, Pontecuti, Stazione,Porchiano, Quadro, Ripaioli, Romazzano, Rosceto, San Damiano,Torre Ceccona,Torre Gentile,Vasciano. 

Stazione Ferroviaria: Ferrovia Centrale Umbra a Todi a 3 Km a Ponte Rio
Autostrada del Sole (Firenze- Roma) provenendo da Roma uscita a Orte quindi proseguire su Superstrada E-45 direzione Terni-Perugia; provenendo da Firenze, uscita Orvieto quindi direzione Perugia su SS Orvieto o Todi.

Todi ha da sempre basato la sua economia su attività quali l’artigianato, l’agricoltura, il commercio e loro vari derivati. L'economia locale ha alle radici l'agricoltura; i prodotti principali sono: uva, olive, cereali e tabacco, i quali sono ampiamente commercializzati. L'allevamento di animali da macello (polli, suini e bovini) e un buon apparato industriale, che comprende sia stabilimenti alimentari e tessili, sia del legno e dei materiali da costruzioni, sono ottime fonti di reddito a cui si può aggiungere un vivace movimento turistico.
L’agricoltura ha subito dei cambiamenti con la crisi; negli ultimi due anni c’è stato un aumento dell’avvio di aziende medio/piccole da parte di giovani, spinti dalla crisi di altri settori e ci sono delle innovazioni che riguardanti l’agriasilo e le fattorie sociali. Nelle aziende più strutturate c’è una difficoltà nel mantenimento delle posizioni non solo per quanto riguarda le superfici ma anche per l’occupazione: infatti nelle grandi aziende agricole c’è un aumento della disoccupazione. È il settore che più tardi degli altri ha risentito della crisi poiché la finalità principale dell'agricoltura è quella di ottenere prodotti dalle piante da utilizzare a scopo alimentare e non. L’agricoltura incide sul PIL pro capite di Todi per il 35%.
Molti negozi sono stati chiusi a causa della crisi, altri invece hanno solo cambiato sede.
Il flusso turistico è aumentato ma si visita la città nell’arco della giornata invece di intrattenersi; i turisti sono principalmente italiani, tedeschi, olandesi e ultimamente anche spagnoli e francesi. Il turismo negli ultimi tempi sta diventando un’importante fonte di guadagno per l’economia locale, grazie al grande patrimonio storico-artistico-culturale e naturalistico della città e del suo territorio. Si possono visitare le cisterne romane, il Tempio di Santa Maria della Consolazione che la tradizione attribuisce al Bramante, il Tempio di San Fortunato con al suo interno affreschi splendidi ed un sarcofago contenente ben cinque Santi ed infine la Cattedrale.

Bernardini Giada, Tascini Agnese, Massaccesi Rebecca, Todini Lorenzo